San Giovanni Paolo II Magno,Papa: il ricordo della Chiesa.
“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!” Diceva San Giovanni Paolo II Magno, come adesso si è frequente definirlo in questo tempo. Papa Giovanni Paolo II, al secolo Karol Józef Wojtyla, nasce in Polonia nel 1920. Il suo pontificato va dal 1978 al 2005. Incontra capi di Stato e leader politici ma soprattutto persone comuni: è stato calcolato, per esempio, che alle 1.166 udienze generali del mercoledì abbiano partecipato oltre 17 milioni e 600 mila fedeli. Milioni, ancora, i credenti incontrati in udienze speciali, cerimonie, visite pastorali in Italia e nel mondo o nelle Giornate Mondiali della Gioventù, da lui stesso istituite nel 1985. Morto il 2 aprile 2005, è stato proclamato santo il 27 aprile 2014, insieme a papa Giovanni XXIII. San Giovanni Paolo II è un Papa che è sempre stato in contato con le persone, anche dopo l’attentato, e con il suo spirito è riuscito a dare nuova energia alla Chiesa cattolica, rimanendo nei cuori dei fedeli, con un ricordo indelebile. Come riconoscimento della sua fede, è stata scelto il giorno del 22 ottobre come data per ricordarlo, volendo ricordare il momento in cui è iniziato il suo pontificato. In suo onore in tutto il mondo cattolico, vengono celebrate messe in questo giorno e in particolare nella Basilica di San Pietro nella Città del Vaticano. San Giovanni Paolo II è stato uno dei Papi più amati della storia.
Vi sono figure che nella storia della Chiesa verranno ricordate per aver trasmesso la loro fede, per il loro coraggio nel diffonderla e difenderla con sincerità, devozione e completa dedizione, venendo riconosciute nei secoli successivi come Santi e Martiri. San Giovanni Paolo II, nasce con il nome di Karol Wojtyla il 18 maggio del 1920 a Wodowice, in Polonia. Il giovane riceve un’educazione cattolica, con tutti i sacramenti e si iscrive all’università, ma è costretto a interrompere il suo percorso di studi nel 1938 con l’invasione della Polonia da parte della Germania e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Seguono anni difficili e che hanno segnato profondamente il suo spirito. In particolare un episodio ha influenzato la sua decisione di dedicarsi alla vita di fede, quando nel 1944 fu investito da un camion militare tedesco e subì gravi ferite, ma riuscì a salvarsi. Da quel momento la sua vita fu dedicata alla fede. Nel 1946 ricevette i voti e fu ordinato sacerdote per poi continuare nel 1951 gli studi all’università e diventare agli inizi degli anni ’60 vescovo di Cracovia. Dopo la morte di Palo VI nell’agosto del 1978 e il breve pontificato di Giovanni Paolo I, il 22 ottobre del 1978 Carol Wojtyla viene eletto Papa acquisendo il nome di Giovanni Paolo II.
Una figura storica che ha saputo coinvolgere i fedeli di tutto il mondo, aprendo le porte della Chiesa ai giovani e soprattutto, trasmettendo la sua forza spirituale e la presenza della religione in tutto il mondo. Durante il suo pontificato ha eseguito 146 viaggi in Italia, visitando 317 delle 332 parrocchie presenti, ed effettuato 104 viaggi apostolici in tutto il mondo. Roma è stata a lungo la seconda casa di San Giovanni Paolo II. Vogliamo concludere con un suo intervento sulla realtà del Natale, pronunciato da San Giovanni Paolo II ,che festeggeremo quest’anno in un tempo difficile, in questo clima di pandemia, immaginandolo come un inno alla Speranza:
“Il Vangelo della vita sta al cuore del messaggio di Gesù. Accolto dalla Chiesa ogni giorno con amore, esso va annunciato con coraggiosa fedeltà come buona novella agli uomini di ogni epoca e cultura. All’aurora della salvezza, è la nascita di un bambino che viene proclamata come lieta notizia: “Vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore” (Lc 2, 10-11). A sprigionare questa “grande gioia” è certamente la nascita del Salvatore; ma nel Natale è svelato anche il senso pieno di ogni nascita umana, e la gioia messianica appare così fondamento e compimento della gioia per ogni bimbo che nasce (cf. Gv 16, 21). Presentando il nucleo centrale della sua missione redentrice, Gesù dice: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10, 10). In verità, Egli si riferisce a quella vita “nuova” ed “eterna”, che consiste nella comunione con il Padre, a cui ogni uomo è gratuitamente chiamato nel Figlio per opera dello Spirito Santificatore. Ma proprio in tale “vita” acquistano pieno significato tutti gli aspetti e i momenti della vita dell’uomo”.