Conferenza stampa del 16 aprile 2021 del Presidente Draghi-VIDEO-
Nella conferenza stampa di ieri il Presidente Draghi ha esposto i tre pilastri della
strategia di rilancio del Paese questa la sintesi: una chiara road map delle riaperture, misure di
sostegno all’economia e alle imprese, rilancio della crescita grazie agli
investimenti.
Questa strategia si fonda su una migliore situazione sanitaria, con il rallentamento
della curva dei contagi e l’accelerazione della campagna vaccinale. “Si può guardare
al futuro con prudente ottimismo e fiducia”, ha spiegato Draghi.
Le riaperture
A partire dal 26 aprile tornano le zone gialle, ma con un cambiamento rispetto al
passato: si dà precedenza alle attività all’aperto, a partire dalla ristorazione con tavoli
all’aperto a pranzo e a cena. Una decisione che si fonda su un “rischio ragionato”,
basata sul parere degli scienziati, che ci dicono che il rischio di contagio all’aria aperta
è basso. I ristoranti potranno riaprire anche al chiuso solo a pranzo a partire dal 1°
giugno.
Con il ripristino delle zone gialle riaprono automaticamente i musei, mentre teatri,
cinema e spettacoli in zona gialla potranno riaprire con misure di limitazione di
capienza stabilite dal Comitato tecnico scientifico.
A partire dal 15 maggio potranno riavviare l’attività le piscine solo all’aperto e dal 1°
giugno le palestre. A seguire fiere e congressi, stabilimenti termali e parchi tematici.
Nelle zone gialle e arancioni riaprono le scuole di ogni ordine e grado in presenza;
nelle zone rosse saranno aperti in presenza gli asili nido e le scuole fino alla prima
media, e per i licei ci sono modalità che suddividono le lezioni in parte in presenza e
in parte a distanza.
Queste misure saranno contenute in un prossimo provvedimento, da approvare in
Consiglio dei ministri, che definirà nel dettaglio anche le nuove regole per gli
spostamenti sul territorio nazionale. Come spiegato dal Presidente Draghi, sarà di
nuovo possibile spostarsi liberamente fra Regioni in zona gialla. Per andare in
Regioni di diverso colore si prevede la sussistenza di una fra le seguenti condizioni:
avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test Covid-negativo in un arco temporale
recente, avvenuta guarigione da Covid.
Il Sostegno all’economia
Con il nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi e il Documento di economia e
finanza approvato dal Consiglio dei Ministri, il Governo lancia una scommessa sulla
crescita: quest’anno il deficit pubblico sarà poco meno del 12% in rapporto al PIL e si
ridurrà gradualmente fino a tornare sotto al 3% non prima del 2025. Se la crescita sarà
quella attesa, ha spiegato Draghi, “pensiamo che non servirà una manovra correttiva
negli anni a venire. Il processo si traduce in un’uscita dal debito per effetto della
crescita”.
Gli interventi di sostegno seguono due tipi di logica: un sostegno alle persone e alle
famiglie che hanno subito un calo del reddito e non per loro colpa, e un aiuto in favore
delle imprese per evitare che chiudano per mancanza di liquidità. Draghi ha
sottolineato che in questi mesi ci si è già mossi con la massima urgenza per aiutare
famiglie e imprese, ricordando che l’Agenzia delle Entrate – dal 30 marzo ad oggi –
ha già erogato 3 miliardi di euro di pagamenti relativi al decreto “Sostegni” e ne
erogherà ancora nel mese di aprile.
Con il prossimo intervento di sostegno si rafforzeranno gli aiuti alle aziende e alle
partite Iva colpite dalla crisi. Ci saranno misure per coprire i costi fissi, come affitti e
bollette, nonché interventi per favorire il credito e la liquidità e rinvii ed esenzioni
delle tasse. Ci saranno anche risorse in più per i giovani e per gli enti territoriali.
Investimenti per la crescita futura
Dopo l’uscita dall’emergenza sanitaria l’Italia dovrà tornare finalmente alla crescita. Il
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sarà la chiave di volta per il rilancio:
l’Italia ha a disposizione 191,5 miliardi di euro, di cui 69 a fondo perduto, 122 prestiti,
più 30 miliardi del fondo di accompagnamento al PNRR. Con questo fondo saranno
finanziate le opere che hanno un orizzonte temporale più ampio dei 6 anni di durata
del Recovery Fund, ma che dovranno marciare con la stessa velocità.
Il Piano è un’occasione storica per il rilancio dell’economia e richiede un ambizioso
programma di riforme affinché le risorse siano messe a terra e non ci siano ostacoli
all’apertura dei cantieri. Su questo il Governo è già al lavoro, ha spiegato Draghi: sono
stati nominati i commissari per 57 opere pubbliche, che erano già individuate ma che
aspettavano di essere attuate. Per ogni opera è stato definito un cronoprogramma
chiaro e realistico, e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile
metterà in atto un monitoraggio trimestrale sulla realizzazione delle diverse fasi, così
da rimuovere tempestivamente eventuali ostacoli.
Il Presidente Draghi ha affrontato anche il tema dell’alto debito pubblico italiano,
ricordando l’importanza del “debito buono”, quello che è in grado di generare
crescita. Con gli occhi di ieri i mercati guardavano ai tassi di interesse sul debito
pubblico, che oggi sono molto bassi; con gli occhi di oggi i mercati guardano alla
crescita, che deve essere sostenibile.Draghi ha anche spiegato che, dopo la crisi pandemica,
molto difficilmente l’Europa tornerà ad applicare le stesse regole di bilancio precedenti. Tutti i Paesi europei
devono tornare su un sentiero di crescita sostenuta e per questa ragione si dovrà
continuare a destinare risorse pubbliche all’economia, centrandole però
principalmente sugli investimenti una volta terminata l’emergenza sanitaria. Qui il video integrale della conferenza stampa