Catanzaro. Operazione “Basso Profilo” contro la ‘ndrangheta:50 misure cautelari.

Nel corso della notte, 200 uomini della D.I.A, provenienti da tutti i centri e sezioni operative d’Italia, supportati da poliziotti, finanzieri e carabinieri hanno coadiuvato gli investigatori della sezione operativa D.I.A. di Catanzaro, tutti coordinati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Roma, per l’arresto di nr. 50 persone, destinatarie di un provvedimento di misura cautelare, nr. 13 in regime di custodia in carcere, nr. 35 in regime di custodia domiciliare, nr. 01 obbligo di divieto nel comune di Catanzaro e nr. 01 obbligo di presentazione alla P.G.Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, Dr. Alfredo Ferraro, su richiesta del Procuratore Capo – Dott. Nicola Gratteri – e dei Sostituti Procuratore – Dott. Paolo Sirleo e Dott.ssa Veronica Calcagno – con il quale sono stati disposti gli odierni provvedimenti cautelari, ha consentito di assestare un duro colpo all’associazione di tipo mafioso, denominata ‘ndrangheta. L’odierna operazione della D.I.A. si inserisce nel quadro delle rinnovate linee strategiche dell’azione della Direzione volte a rafforzare l’azione di contrasto alle condotte illecite connotate da maggiori profili di insidiosità e gravità, mediante le variegate professionalità provenienti dalle tre Forze di Polizia di cui si compone la D.I.A, che spaziano con conoscenze nel campo della polizia economico-finanziaria alla competenza di polizia giudiziaria cui si associa, sistematicamente, il ricorso all’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti, di modo da incidere concretamente sulla diffusione dell’illegalità, anche fiscale, aumentare la deterrenza nella lotta all’evasione a salvaguardia dell’Erario, degli imprenditori onesti e, quindi, del regolare andamento dell’economia . I reati contestati sono: associazione di tipo mafioso, associazione a delinquere agevolatrice dell’attività mafiosa, corruzione agevolatrice dell’attività mafiosa, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio agevolatrice dell’attività mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, turbata libertà degli incanti agevolatrice dell’attività mafiosa ,delitto di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente agevolatore dell’attività mafiosa, associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, al riciclaggio, autoriciclaggio nonché emissione di fatture per operazioni inesistenti (F.O.I) agevolatrice dell’attività mafiosa, intestazione fittizia agevolatrice dell’attività mafiosa, minacce aggravate da modalità mafiosa concorso esterno in associazione da parte di impiegata delle Poste Italiane .Inoltre rivelazioni segreto d’ufficio ,traffico di influenze illecite, accesso abusivo sistemi informatici .Tra i nomi spiccano l’Assessore al Bilancio della Regione Calabria Francesco Talarico ora  ai domiciliari , a livello nazionale è indagato anche l’onorevole Cesa segretario dell’UDC  che oggi si è dimesso dall’incarico.

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