La PolStrada di Roma sequestra sei auto e centinaia di pezzi di auto rubate pronti per essere spediti
Un 54 enne romano, A. S., definito dalla PolStrada “Il collezionista di scocche”,meccanico professionista già noto alle Forze dell’Ordine anche per analoghe vicende, si procurava auto rubate per poi sezionarle in varie parti ed occultarne le scocche in container e camion per poi farle sparire. Colto con le mani nel sacco mentre smontava un suv rubato il giorno prima, per lui sono scattate le manette ed ora si trova agli arresti domiciliari, mentre il suo “operaio”, un giovane incensurato, F.C., è stato denunciato a piede libero. Una vera e propria fabbrica di pezzi di ricambio per auto, quella che si sono trovati di fronte gli Agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l’Umbria, quando nella mattinata di martedì hanno fatto irruzione in un capannone nella periferia di Roma, in zona Borghesiana. Ad insospettirli sono stati i rumori di frullini ed avvitatori provenienti da un locale destinato ad uso stoccaggio, dove però la “merce” trattata consisteva in pezzi di auto rubate, accuratamente imballati e confezionati in scatole di cartone, pronti per essere spediti e rivenduti. Nel corso dell’operazione, gli agenti hanno rinvenuto altre 4 scocche di autovetture rubate da pochissimi giorni e molte delle parti di queste già impacchettate e ben sigillate, pronte per il mercato dei ricambi. Insospettiti da un’auto parcheggiata nelle vie adiacenti al capannone, gli agenti accertavano che vi erano state apposte targhe di copertura improprie, evidentemente per occultarne l’illecita provenienza, poi riscontrata dal ritrovamento delle targhe originali all’interno dell’officina. Il modus operandi dell’arrestato consisteva proprio nel procurarsi autovetture appena rubate, delle quali occultava la provenienza sostituendo le targhe e lasciandole regolarmente in sosta nella pubblica via, nell’attesa di sottoporle al trattamento per poi procacciarsi i ricambi da utilizzare all’occorrenza nelle sue attività di autoriparazione o da imballare e vendere, magari ad ignari acquirenti. Prosegue l’indagine della Polizia Stradale per individuare i collaboratori dell’organizzazione illecita.