L’ultimo saluto a Jole Santelli.
La presidente della regione Jole Santelli, morta nella notte tra mercoledì e giovedì ha ricevuto l’ultimo saluto dalla Calabria e l’Italia intera. I funerali si sono svolti questo pomeriggio alle 16,30 nella chiesa di san Nicola a Cosenza in forma strettamente privata, nel rispetto delle norme anti-Covid, ma anche per desiderio della famiglia. Il sindaco della città, Mario Occhiuto, ha dichiarato il lutto cittadino. Alle esequie c’erano il premier Giuseppe Conte, la ministra dell’Interno La Morgese e la presidente del Senato Casellati e tutti i vertici di Forza Italia. mentre non ha potuto essere presente la capogruppo di Fi alla Camera, Mariastella Gelmini, che ha scoperto questa mattina di essere positiva al Coronavirus. Sabato mattina, dalle ore 9,15, sarà allestita una camera ardente ‘istituzionale’ presso la Cittadella regionale a Catanzaro, per consentire a quanti vorranno di renderle omaggio. Alle 15, al termine della camera ardente, il presidente della Conferenza episcopale calabra e arcivescovo dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, monsignore Vincenzo Bertolone, ha benedetto la salma. Da tempo malata di cancro, Jole Santelli fino a mercoledì scorso era al lavoro assieme al suo staff, poi nella notte un rapido e improvviso peggioramento delle sue condizioni. È morta a 51 anni, ne avrebbe compiuto 52 a dicembre, appena otto mesi dopo essere stata eletta governatrice della Calabria. Questo il ricordo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ieri ha rilasciato la seguente dichiarazione: «L’improvvisa, dolorosa notizia della morte prematura di Jole Santelli riempie di tristezza. Desidero esprimere il cordoglio più profondo e i sensi della mia vicinanza ai familiari, agli amici, a quanti con lei hanno condiviso l’impegno politico e istituzionale, e a tutta la comunità calabrese, che pochi mesi fa l’aveva scelta come Presidente della Regione. Jole Santelli, prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente della Regione Calabria, si è distinta per la tenacia del suo temperamento e per la combattività che sapeva esprimere nell’azione politica e di governo. Ha affrontato con coraggio la malattia, con la quale era costretta a convivere. Non si è arresa, ha voluto fortemente portare il proprio contributo alla vita sociale e anche per questo ha meritato stima e apprezzamento. È stata deputato, sottosegretario alla Giustizia e al Lavoro. Da sempre impegnata sui temi dello sviluppo della sua Regione e del Mezzogiorno. E’ stata una figura rappresentativa del partito di cui era dirigente, e al tempo stesso consapevole che le istituzioni sono la casa comune, il luogo del confronto e del dialogo: con questo spirito ha lavorato intensamente con i colleghi Presidenti di Regione e con il Governo nazionale in questi mesi così impegnativi di contrasto alla pandemia».