Operazione ‘Rinascita–Scott’: arrestato l’ultimo latitante, plauso del Ministro dell’Interno Piantedosi

Nella mattina del 27 aprile a Genova, a conclusione di articolate indagini condotte dal ROS e dai comandi provinciali Carabinieri di Vibo Valentia e Genova, è stato tratto in arresto Bonavota Pasquale cl. ‘74, ricercato inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno.

L’interessato era ricercato in quanto destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, nell’ambito dell’indagine Rinascita–Scott del Ros, dal Tribunale di Catanzaro, poiché ritenuto responsabile dei delitti di partecipazione ad associazione mafiosa con il ruolo di promotore della cosca Bonavota rientrante nella locale di ‘ndrangheta di Sant’Onofrio (VV).

Bonavota era l’unico soggetto rimasto in stato di latitanza a seguito dell’esecuzione dell’operazione Rinascita–Scott che, il 19 dicembre 2019, ha portato all’arresto di 334 soggetti ritenuti appartenenti alle strutture di ‘ndrangheta della provincia vibonese.

Le indagini sono state dirette dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, guidata dal dr. Nicola Gratteri.

«Un grande successo dei nostri investigatori» ha dichiarato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi «complimentandosi con l’Arma dei Carabinieri per l’arresto di Pasquale Bonavota, esponente di spicco della ‘ndrangheta, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità».

La cattura a Genova dell’uomo, ricercato dal 2018 con le accuse di associazione di tipo mafioso e omicidio aggravato rappresenta «una risposta forte dello Stato che conferma ancora una volta – dopo gli arresti da inizio anno di Matteo Messina Denaro ed Edgardo Greco – il grande impegno di magistratura e Forze dell’ordine per contrastare le organizzazioni mafiose e assicurare alla giustizia pericolosissimi criminali» ha sottolineato il titolare del Viminale.

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