Roma- Stazione Termini continuano i servizi di controllo del territorio.
Il 23 settembre scorso,due algerini insieme ad una terza persona rimasta ignota, si sono resi responsabili di furto aggravato e ricettazione ,la Polizia di Stato ne ha convalidato il Fermo. I due stranieri, dopo aver distratto la vittima – ferma in attesa di taxi in via Giovanni Amendola -, erano riusciti a sottrarle lo zainetto contenente effetti personali, un personal computer e un Ipad. Acquisita la denuncia, gli investigatori del Commissariato Viminale, diretto da Fabio Abis, grazie anche alle immagini di videosorveglianza, hanno potuto accertare l’esatta dinamica del furto e risalire alla descrizione dei tre soggetti.Le successive, tempestive, indagini hanno consentito di rintracciare in via Marsala due dei tre malviventi. Successivamente, all’interno dell’alloggio di uno dei due, i poliziotti hanno ritrovato quanto sottratto alla vittima, e hanno provveduto poi all’immediata restituzione. Nella circostanza veniva inoltre sequestrato un ulteriore zainetto, con all’interno un personal computer ed effetti personali appartenenti ad un’altra vittima, derubata qualche ora prima all’interno di un ristorante in via Magenta. I due stranieri, identificati per B.D. e A.R., rispettivamente di 20 e 27 anni, il primo con precedenti di Polizia, sono stati sottoposti a Fermo per furto e ricettazione. Questo risultato si va ad aggiungere a quelli già conseguiti, negli ultimi 3 mesi, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio da parte degli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Viminale: 90 persone arrestate e 130 quelle denunciate. In particolare il 26 luglio scorso in via Taranto, un 30enne italiano, è stato arrestato per furto e resistenza a pubblico ufficiale, nonché denunciato per ricettazione di un ciclomotore risultato rubato. L’uomo, già autore di altri scippi avvenuti proprio nell’area della Stazione Ferroviaria, era stato più volte denunciato e nel corso delle indagini, i poliziotti erano riusciti ad identificare anche un suo complice, arrestato pochi giorni dopo in esecuzione di un’ ordinanza di custodia cautelare.