Roma,2 arresti e 2 denunce per detenzione e spaccio di stupefacenti
Dopo un’attività info-investigativa, gli agenti del commissariato Celio sono venuti a conoscenza del fatto che in un garage in via Vernio vi era un sospetto via vai di persone probabilmente riconducibile ad un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.Nel corso dell’attività di osservazione, gli agenti hanno notato un giovane entrare all’interno per poi uscire dopo qualche minuto. Fermato per un controllo, il ragazzo è stato trovato in possesso di 0,45 grammi di hashish. Entrati all’interno del garage, gli agenti hanno trovato un 20enne romano e, a seguito di perquisizione del box, sono stati rinvenuti 1239 grammi di hashish; inoltre, sono stati rinvenuti 14,2 grammi di marijuana, 170 euro in contanti, 3 bilancini di precisione, un coltello, buste in cellophane e un quaderno con appunti e cifre riconducibili all’attività’ di spaccio. Il giovane è stato arrestato per spaccio e detenzione di sostanza stupefacente. A seguito di convalida dell’arresto da parte dell’Autorità Giudiziaria, nei confronti del giovane è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.I poliziotti del commissariato Spinaceto invece, unitamente ai colleghi della Sezione Volanti e del X Distretto Lido, in seguito ad una segnalazione di lite in abitazione hanno arrestato un cittadino italiano di 21 anni e denunciato in stato di libertà 2 donne italiane per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti, intervenuti per sedare una lite tra fratello e sorella, in cui era presente anche la madre dei due, hanno notato nell’abitazione diverse bustine usate di solito per il confezionamento di sostanza stupefacente, un bilancino di precisione e dei residui probabilmente di marijuana. Insospettitisi i poliziotti hanno proceduto a perquisizione domiciliare, ove sono stati rinvenuti 3 kg di hashish e 3,5 kg di marijuana. Perquisita inoltre un’altra abitazione in uso all’uomo, ma di proprietà del nonno, dove sono stati rinvenuti ulteriori 10.67 grammi di marijuana e un telefono cellulare. Alla fine degli accertamenti l’uomo è stato arrestato e, in sede di direttissima, l’arresto è stato convalidato e, nei confronti dell’uomo, è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Si ricorda che, nel rispetto dei diritti degli indagati, gli stessi sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile .