Un arresto nella periferia della Capitale per estorsione.
Le indagini hanno consentito di accertare che il portiere di uno stabile sito nel quartiere Bravetta (periferia della Capitale),era rimasto vittima di azioni estorsive da parte di un soggetto che, conosciuto occasionalmente nel 2017, aveva dapprima iniziato a chiedergli prestiti personali accampando varie scuse e, in seguito, di fronte ai dinieghi, lo aveva costretto a corrispondergli periodicamente ingenti somme, per un importo complessivo di circa 100.000 €, prospettando, in caso di rifiuto, ripercussioni sulla persona. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, hanno arrestato un 45enne romano, incensurato, a conclusione di un’attività di indagine, sotto la direzione del Gruppo reati gravi contro il patrimonio, coordinato dal Procuratore Aggiunto Dr.ssa Lucia Lotti. Le indagini hanno fatto chiaramente emergere lo stato di ansia e soggezione della persona offesa che, preoccupata delle possibili conseguenze dei mancati pagamenti, continuava a corrispondere notevoli importi ben oltre la propria disponibilità economica, accendendo prestiti personali con varie società finanziarie pur di esaudire le richieste di denaro. Al fine di soggiogare la volontà della vittima, l’estorsore, oltre ad aggressioni fisiche e minacce anche mediante l’uso di armi, poi rivelatesi pistole scacciacani, è arrivato addirittura a impersonare – nel corso di alcune conversazioni telefoniche – personaggi frutto di fantasia (in particolare, un avvocato e un cancelliere del Tribunale) che, fungendo da intermediari, servivano a dare credito e rafforzare agli occhi della persona offesa le richieste di denaro. La perquisizione dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere, effettuata presso l’abitazione dell’indagato, ha consentito di rinvenire tre pistole scacciacani, un timbro falsificato di un noto istituto di credito e le ricevute di tutti i pagamenti corrisposti, i quali testimoniano l’esatta dinamica dei fatti ricostruiti nell’ambito delle indagini. L’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.