È terminato il restauro della Pietà Bandini realizzata e mai finita dal Buonarroti

È terminato il restauro della Pietà Bandini realizzata e mai finita dal Buonarroti. La pulitura ha confermato che il marmo aveva difetti e fratture. La Pietà Bandini è stata scolpita in un unico blocco enorme di marmo di Carrara quando Michelangelo era vicino agli ottant’anni, tra il 1547 e il 1555. A differenza degli altri due gruppi scultorei realizzati dall’artista (Pietà vaticana e Pietà Rondanini al Castello Sforzesco di Milano), la versione dell’Opera di Santa Maria del Fiore presenta il corpo del Cristo sorretto non solo da Maria ma anche da Maddalena e dall’anziano Nicodemo, a cui Michelangelo diede il proprio volto.E oggi, dopo, la sua ripulitura effettuata con un restauro durato quasi 2 anni, torna a risplendere, regalando ai visitatori del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze dettagli nuovi e sconosciuti. Dettagli che ricostruiscono il travaglio dell’opera, una scultura mai finita dal Buonarroti, ormai vecchio, una sofferenza trasportata anche dai difetti che presentava il marmo. Il Buonarroti non solo non la terminerà mai ma tenta anche di distruggerla a martellate.Dal restauro è arrivata anche la conferma che quel blocco di marmo utilizzato da Michelangelo era difettoso con molte microfratture, in particolare sulla base e per questo molto probabilmente, il maestro non ha concluso l’opera. Le indagini diagnostiche hanno rivelato che  il blocco di marmo proveniva dalle cave di Seravezza, e non da Carrara come si pensava prima del restauro.La pulitura della superficie ha riportato alla luce cromie e dettagli non conosciuti della Pietà di Michelangelo come segni di strumenti diversi, impronte di tasselli, tracce di interventi precedenti.Tutti segni lasciati da Michelangelo sulla superficie del marmo nascosti sotto uno spesso strato di depositi di polvere misto a cere.Il restauro è stato possibile grazie all’intervento della Fondazione non profit Friends of Florence.

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