Le origini del Ferragosto
Il termine Ferragosto viene dal latino. Se il mese di agosto prende il nome dall’imperatore Augusto, lo stesso vale per la festività di questo mese che deriva da feriae Augusti, il “riposo di Augusto”, festività istituita da Augusto nel 18 a.C. per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli.L’abitudine contemporanea è quella della gita fuori porta per la giornata del 15 agosto. Tuttavia esistevano un poco ovunque delle feste estive ancor prima che Augusto nascesse: la tradizione dei Consualia, ad esempio, prevedeva delle particolari feste che celebravano la fine dei lavori agricoli. Feste dedicate appunto a Conso, il dio romano della terra e della fertilità. A questi incontri gioiosi potevano partecipare tutti, anche gli schiavi e le serve. Ed in tutto l’Impero si organizzavano per l’occasione corse di cavalli mentre molti animali utilizzati per i lavori nei campi venivano adornati di fiori. Erano giorni nei quali i contadini rivolgevano auguri molto sentiti ai proprietari terrieri per ricevere una mancia. O almeno c’era chi ci credeva e ci provava! Tra riti collettivi e banchetti, tra abbondanti bevute ed eccessi, si celebrava in estrema sintesi una sorta di riposo adeguato dopo un lungo periodo lavorativo. E però, come in molte feste, c’era chi esagerava. In passato questa lunga festa aveva inizio il 1 agosto ma a spostarla fu la Chiesa Cattolica per far coincidere la ricorrenza laica con il giorno liturgico dell’Assunzione di Maria. L’abitudine della gita fuori porta nasce negli anni del fascismo con i Treni Popolari di Ferragosto. Nei giorni attorno al 15 agosto c’erano tariffe agevolate per chi viaggiava in treno verso città o località di vacanza italiane. Le gite non prevedevano il vitto, motivo per cui nacque la tradizione del pranzo al sacco ferragostano. Quello che probabilmente accomuna la maggior parte delle persone in Italia in questa occasione è il pranzo di ferragosto. Non c’è un menù unico per tutta la Penisola, ma spesso è un pasto abbondante.