Madonna del Miracolo, il prodigio nella Basilica di Sant’Andrea delle Fratte: il ricordo della Chiesa.
Il 20 gennaio 1842, a Roma, all’interno della Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, la Vergine Maria «bella e maestosa come raffigurata sulla Medaglia Miracolosa», apparve sull’altare della chiesa, nella cappella di San Michele Arcangelo, ad Alphonse Ratisbonne, un giovane e ricco ebreo alsaziano, convertendolo all’istante al credo cattolico. La storia della sua conversione è indubbiamente la grazia più significativa e importante, tra quelle a noi conosciute, ottenuta per mezzo della “Medaglia Miracolosa”, che la Madonna ha donato il 27 novembre 1830 a Santa Caterina Labouré, nella celebre apparizione che ebbe luogo nel convento parigino delle Figlie della Carità, in Rue du Bac. La conversione dell’ebreo Ratisbonne ebbe da subito alta risonanza in tutto il mondo, anche grazie alla pubblicazione della commovente lettera autobiografica che scrisse, il 12 aprile 1842, all’amico sacerdote Dufriche-Desgenettes, parroco delle celebre chiesa parigina di Nostra Signora delle Vittorie (dove a quel tempo risiedeva anche il fratello maggiore di Ratisbonne, Théodore, da alcuni anni convertitosi al cattolicesimo e divenuto sacerdote). Da allora Sant’Andrea delle Fratte, meglio conosciuta come il Santuario romano della Madonna del Miracolo, è considerata uno dei più importanti Santuari mariani internazionali.
Subito dopo la diffusione della notizia del prodigioso miracolo, che aveva ormai fatto il giro di tutta Roma, la Santa Sede decise di iniziare un processo per chiarire cosa fosse realmente accaduto.Il cardinale Vicario Costantino Patrizi, delegò il suo promotore fiscale, Francesco Anivitti, di occuparsi con tutta la celerità e accuratezza degli atti del processo. Furono sottoposti ad un rigoroso esame ben nove testimoni, tra cui Ratisbonne, i quali sotto giuramento deposero quanto avevano visto e udito.Il cardinal Patrizi, dopo aver accuratamente studiato gli atti processuali, e dopo aver udito il parere di molti Consultori di sana dottrina e specchiata virtù e pietà, con Decreto del 3 giugno 1842, dichiarò e definì la conversione di Alphonse-Marie Ratisbonne «essere veramente miracolosa», concedendo inoltre la facoltà di pubblicarne il racconto degli atti processuali.Da allora, il 20 gennaio di ogni anno, nel cuore del centro storico di Roma, nella Basilica di Sant’Andrea delle Fratte (affidata nel 1585 da Sisto V alla cura dei Padri Minimi di San Francesco di Paola), si fa memoria, con una solenne e maestosa cerimonia, dell’unica apparizione certificata della Vergine Maria nella città eterna.
Per le numerose conversioni registrate dinanzi alla veneratissima immagine posta nella cappella dell’apparizione, Papa Benedetto XV ha definito questo importante santuario mariano “la Lourdes romana”. Nel corso degli anni è stato inoltre arricchito di numerose indulgenze e privilegi: Pio XII, nel 1942, elevò la chiesa a Basilica e Giovanni XXIII, nel 1959, la insignì del titolo cardinalizio.Numerosi santi sono venuti a pregare nel Santuario della Madonna del Miracolo: da santa Maria Crocifissa di Rosa, fondatrice delle Ancelle della Carità, a san Giovanni Bosco (che si recò nel Santuario il Sabato Santo del 1880, per affidare alla Vergine Maria l’approvazione delle Costituzioni dei Salesiani), fino a santa Teresa di Lisieux, che nel 1887, durante il suo soggiorno romano, dimorava con la sua famiglia a pochi metri di distanza.Furono devoti alla Madonna del Miracolo anche san Vincenzo Pallotti e san Luigi Guanella, san Luigi Orione e la beata Maria Teresa Ledóchowska. San Massimiliano Maria Kolbe, che il 29 gennaio 1918 celebrò la sua Prima Messa proprio all’altare dell’apparizione, fu tra i più assidui frequentatori del santuario romano. Anche San Giovanni Paolo II venerò l’immagine della Madonna del Miracolo, durante la sua visita pastorale del 28 febbraio 1982.