Natività di San Giovanni Battista: il ricordo della Chiesa
San Giovanni Battista è stato cerniera e chiusura del Vecchio Testamento e in quanto cerniera ha aperto al Messia e al Nuovo Testamento.È tanta la considerazione che la Chiesa gli riserva, che è l’unico Santo, dopo Maria, ad essere ricordato nella liturgia oltre che nel giorno della sua morte (29 agosto) anche in quello della sua nascita terrena (24 giugno). Nasce dalla famiglia sacerdotale, cui appartenevano Zaccaria ed Elisabetta. La sua nascita è annunciata dall’Arcangelo Gabriele ed è descritta nel Vangelo. Profeta ed apostolo, è anche martire, per aver pagato con la vita il rigore morale che lo porta ad una predicazione diretta e pubblica contro il re Erode. Raramente la Chiesa ricorda il giorno della nascita di un santo. Ciò avviene solo per Gesù, Maria e Giovanni Battista. La data di nascita di Giovanni è situata circa sei mesi prima di quella di Cristo. Essa cade quando è appena trascorso il solstizio d’estate. Giovanni all’età di circa trent’anni inizia a percorrere il deserto in lungo e in largo. Annunzia ovunque la venuta del Messia. Predica e battezza i penitenti. Iniziò la sua missione lungo il fiume Giordano, annunciando l’avvento del regno messianico ormai vicino, esortando alla conversione e predicando la penitenza. Da tutta la Giudea, da Gerusalemme e da tutta la regione intorno al Giordano, in tanti accorrevano ad ascoltarlo. Giovanni, in segno di purificazione dai peccati e di nascita a nuova vita, immergeva nelle acque del fiume Giordano coloro che accoglievano la sua parola, dando un battesimo di pentimento per la remissione dei peccati… da ciò il nome Battista che gli fu dato. San Giovanni Battista è un personaggio cui i Vangeli danno grandissimo risalto, intrecciando costantemente la sua vita e le sue predicazioni con l’opera di Gesù: ultimo profeta e primo apostolo, si è donato totalmente per la sua missione, per questo è venerato dalla Chiesa come martire. Durante le sue predicazioni, in molti cominciarono a pensare che egli fosse il tanto atteso Messia ma Giovanni assicurava loro di essere solo il Precursore: “Io vi battezzo con acqua per la conversione, ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non sono degno neanche di scogliere il legaccio dei sandali, egli vi battezzerà in Spirito e fuoco” .Alla delegazione ufficiale inviatagli dai sommi sacerdoti, Giovanni disse di non essere affatto il Messia il quale era già in mezzo a loro ma essi non lo conoscevano, aggiungendo: “Io sono la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia”Quando Gesù si presentò al Giordano per essere battezzato; Giovanni, vedendoselo davanti, disse: “Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato dal mondo” e a Gesù: “Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?” e Gesù: “Lascia fare per ora, poiché conviene che adempiamo ogni giustizia”. Allora Giovanni acconsentì e lo battezzò, vedendo scendere lo Spirito Santo su di Lui come una colomba, mentre una voce diceva: “Questo è il mio Figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”. Da quel momento Giovanni confidava ai suoi discepoli: “Ora la mia gioia è completa. Egli deve crescere e io invece diminuire”.
La sua missione era compiuta: Gesù iniziò la sua predicazione, formando il gruppo degli Apostoli e Discepoli, seguito da una gran folla. Giovanni aveva predicato proprio per preparare un popolo degno, che accogliesse Gesù e il suo messaggio di Redenzione. Giovanni Battista, giudeo osservante e rigoroso, operò senza mai indietreggiare neanche davanti al re d’Israele Erode Antipa, che aveva preso con sé la bella Erodiade, moglie divorziata di suo fratello; sentendosi in dovere di protestare verso il re per la sua condotta immorale. Erodiade, infuriata, gli portava rancore, ma non era l’unica perché il Battesimo che Giovanni amministrava, perdonava i peccati, rendendo così inutili i sacrifici espiatori, che in quel tempo si facevano al Tempio, e ciò non era gradito ai sacerdoti giudaici. Il Vangelo di Marco ci racconta che Giovanni venne fatto arrestare da Erode su istigazione di Erodiade. Un giorno il re diede un banchetto per festeggiare il compleanno di Erodiade, invitando tutta la corte ed i notabili della Galilea. Alla festa partecipò con una conturbante danza anche Salomè, la figlia di Erodiade e nipote di Erode.La sua esibizione piacque molto al re ed ai commensali, per cui il re disse alla ragazza: “Chiedimi qualsiasi cosa e io te la darò”. Salomè chiese consiglio alla madre ed Erodiade le disse di chiedere la testa di Battista. Erode rimase rattristato da tale richiesta , ma per il giuramento fatto pubblicamente, non volle rifiutare e ordinò di portare la testa di Giovanni, che era nelle prigioni della reggia. Il Battista fu decapitato.
La morte per decapitazione lo rese famoso come San Giovanni Decollato e la morte venne fissata al 29 agosto.I suoi discepoli, saputo del martirio, recuperarono il corpo, seppellendolo, a Sebasta in Samaria e sulla sua tomba avvenivano numerosi miracoli, guarendo soprattutto ossessi. Nel 361-362 l’imperatore Giuliano l’Apostata profanò la tomba, bruciando le reliquie e facendole disperdere al vento. Il capo, invece, restò nelle mani di Erodiade che lo fece seppellire in un luogo segreto del palazzo per timore che la testa del Battista potesse ricongiungersi al corpo e il profeta ritrovare la vita. Ritrovato miracolosamente, venne segnalato come sepolto a Costantinopoli. Dal Battista Impariamo la fermezza nella fede, l’amore alla mortificazione e alla penitenza.