San Matteo:il Santo del giorno
Nel calendario cristiano il giorno del 21 settembre di ogni anno viene ricordato San Matteo che secondo la tradizione, e soprattutto secondo quanto evidenziato nei Vangeli, è stato uno degli apostoli di Gesù. La festività di San Matteo è particolarmente presa in considerazione nella città di Salerno dove ogni 21 settembre viene festeggiato come patrono in una solenne processione, naturalmente quest’anno non verrà fatta per la pandemia in corso. Una processione che attraversa tutto il centro storico. La processione diventa straordinariamente suggestiva anche perché vengono portati insieme a lui tra le strade della città campana, altri santi tra cui San Gregorio VII e San Giuseppe. Questa straordinaria devozione della città di Salerno risale all’anno 1544 con un miracolo che secondo una tradizione permise al santo patrono di salvare la città americana dall’attacco dei pirati saraceni.S. Matteo, che prima si chiamava Levi, è l’autore del primo Vangelo, che scrisse in aramaico, ed è uno dei primi Apostoli che Gesù chiamò alla sua sequela.Giudeo di nascita, figlio di Alfeo, secondo S. Marco egli esercitava il mestiere di gabelliere in Cafarnao.
Quando il Maestro Divino gli disse di seguirlo, stava appunto seduto al banco delle gabelle sulle rive del lago. Ecco il tratto evangelico : « E Gesù tornò verso il mare; e tutto il popolo andava a lui e li ammaestrava. E nel passare vide Levi d’Alfeo, seduto al banco della gabella, e gli disse : Seguimi. Ed egli, alzatosi, lo segui ». Matteo aveva un ufficio che gli assicurava una certa agiatezza. Ma questa pronta rinuncia ai beni per seguire Gesù gli meritò una tale abbondanza di grazia da raggiungere le più alte cime della perfezione cristiana. S. Matteo ebbe in seguito la fortuna di ospitare in casa sua il Salvatore, onde i Farisei si scandalizzarono moltissimo, perché Gesù mangiava coi pubblicani e coi peccatori. Ma conosciamo la solenne risposta di Gesù: « Non son venuto per i sani, ma per i malati ».Ricevuto lo Spirito Santo nella Pentecóste, predicò il Vangelo nella Giudea e nelle contrade vicine e poco dopo la dispersione degli Apostoli per il ‘mondo, scrisse il Vangelo destinato ai Giudei.S. Matteo, siccome scriveva per i suoi connazionali, volle dimostrare che Gesù Crocifisso era il Messia aspettato, il Redentore d’Israele profetato dalle Scritture. Ad ogni passo infatti si trova l’espressione: « Come è stato scritto da Isaia profeta, dai profeti », ecc. ecc.; e minuziosamente prova come le profezie e le promesse dell’Antico Testamento si siano compiute in Gesù Cristo.
Predicò poi il Vangelo nell’Africa, in Etiopia, e si sa per testimonianza di Clemente Alessandrino, che praticava l’esercizio della contemplazione e conduceva vita austerissima, non mangiando altro che erbe, radici e frutta selvatica.Fu trucidato da una squadra di feroci pagani, mentre celebrava il santo sacrificio. Le sue reliquie furono trasportate dopo trecento anni in Bretagna, e di qui nella sontuosissima cattedrale a lui dedicata nella città di Salerno.