Sincerità: habitat che fa germogliare la fiducia e l’amore.
Cari lettori e lettrici di Cronaca e Legalità News, concludiamo questa settimana con la riflessione sulle cinque virtù iniziata un po’ di tempo fa e ispirata al romanzo Divergent scritto dalla statunitense Veronica Roth. L’ultima virtù è la sincerità, virtù che appartiene alla fazione dei candidi, ultima delle fazioni che compone il mondo distopico immaginato dalla Roth. Che cos’è la sincerità? Potremmo dire che è il fatto di essere sincero, o la caratteristica di chi o di ciò che è sincero. Ancora in un significato più esteso sincerità è sinonimo di schiettezza, purezza (sincerità di costumi, di cuore), in un terzo significato meno comune indica autenticità o genuinità. Potremmo anche dire che la parolina sincerità collega ad altre due parole importanti: verità ed onestà. Al di là dei suoi molteplici significati, la sincerità è una virtù o un atteggiamento del cuore che dobbiamo riscoprire e recuperare nella nostra vita quotidiana. Anzitutto sincerità con se stessi: nella vita bisogna essere sinceri con se stessi e per esserlo bisogna fare verità dentro di sé. Chi sono io? Conosco cosa c’è nel mio cuore? Cosa si agita dentro di me? So dare un nome a tutto ciò che c’è nella mia interiorità? So quali sono le mie ricchezze, talenti, capacità, ma anche quali sono i miei limiti, difetti, errori? Tante volte ci si lamenta che le proprie relazioni non funzionano, si getta la colpa addosso all’altro: “La colpa è sua!!!”, ma quando una relazione non funziona bisogna sempre interrogarsi se dentro di noi non ci sono problemi, blocchi, traumi, povertà che condizionano la nostra relazione con l’altro dei quali non ci rendiamo conto. Un altro atteggiamento negativo spesso presente è quello di chi afferma di non valere nulla, di non contare nulla: “Faccio schifo! Non sono buono a nulla! Non riesco in nessuna cosa….”. Anche qui alla radice c’è un difetto di sincerità: non si conoscono le proprie ricchezze, si pensa di essere tutti neri, come il famoso pulcino “calimero” che cinquant’anni fa era il personaggio di tante pubblicità. Nessuno di noi è tutto nero! In ciascuno vi è buon grano e zizzania, cose positive e cose negative. Conoscere questi due aspetti del nostro cuore ci rende persone più libere e pacificate. Scriveva il grande Dostoiewskij nei fratelli Karamazov: “Chi mente a se stesso e presta ascolto alle proprie menzogne, arriva al punto di non distinguere più la verità, né in se stesso, né intorno a sé”. (Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov)
Poi sincerità con gli altri: la sincerità deve essere alla base delle nostre relazioni quotidiane. Essa è come l’habitat che favorisce il germogliare della fiducia. Pensiamo a due innamorati: cosa chiedono l’uno all’altra? Un rapporto sincero, un rapporto in cui non si ha paura di confidare la propria intimità, un rapporto in cui non ci si deve preoccupare che l’altro possa tradire, ma dove ci si può fidare reciprocamente. Lo stesso vale nel rapporto tra genitori e figli, tra amici, tra fratelli e sorelle, ecc. la sincerità è un cemento importante che edificare buone relazioni. Quando incontriamo persone sincere stiamo bene, ci sentiamo come a casa, quando invece conosciamo persone menzognere, ne proviamo disgusto e tendiamo ad evitarle. E la menzogna è un male di ogni tempo, anche del nostro. Scriveva Joseph Conrad: “Voi sapete quanto io odii, detesti, ripugni la menzogna, non perché io sia piú schietto del resto dei mortali ma semplicemente perché la menzogna m’atterrisce. C’è in essa un lezzo di morte, un alito di corruzione, che è proprio quel che io più odio e detesto al mondo, quel che vorrei dimenticare. Mi avvilisce e mi nausea, come quando capita di mordere qualcosa di marcio. Questione di temperamento, suppongo”. Certo c’è un solo pericolo da evitare nelle relazioni: la violenza verbale! Esseri sinceri con gli altri non significa spiattellare in faccia ciò che pensiamo agli altri. A volte menare in faccia ciò che ci passa per la testa può incrinare una relazione, a volte c’è bisogno di silenzio, di attesa… il momento opportuno per esseri sinceri è l’amore verso l’altro a dettarlo al nostro cuore. Se non amiamo l’altro non saremo mai autenticamente sinceri, perché amore e sincerità vanno a braccetto.
Cari lettori e lettrici vi auguro questa settimana di coltivare la sincerità del cuore in voi stessi e nei rapporti con gli altri. Essa è come l’aria pulita e buona che ci permette di respirare e vivere! E come il pane fresco di cui dobbiamo imparare a nutrirci ogni giorno per alimentare la vita. Gesù nel vangelo di Giovanni dice: “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi!”: sincerità, verità, onestà, autenticità sono valori che dobbiamo recuperare e vivere se vogliamo essere persone “davvero” libere interiormente, non libere a parole, ma libere nei fatti.