La Chiesa celebra la Solennità del Sacro Cuore
Nel 1856 Papa Pio IX rese universale per tutta la Chiesa la Solennità del Sacro Cuore, introducendola nel Calendario liturgico della Chiesa Latina, fissandone la data al terzo venerdì dopo Pentecoste La Solennità del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia, probabilmente nel 1685. Le prime due celebrazioni in onore del Sacro Cuore, presente suor Margherita Maria Alacoque, poi divenuta santa, si ebbero nel Noviziato del monastero dove ella si trovava, a Paray le Monial, il 20 luglio 1685 e il 21 giugno 1686. Santa Margherita Maria Alacoque ebbe tre rivelazioni nelle quali Gesù le manifestò il suo cuore. Da quel momento la figlia spirituale di San Francesco di Sales e di Santa Giovanna di Chantal, per ben 17 anni, ebbe colloqui con il Signore durante i quali Egli, nel chiamarla “discepola prediletta”, le rivelò i segreti del Cuore Divino, ed ella imparò dal Maestro la scienza dell’Amore. Sull’onda della devozione sorsero molte cappelle, oratori, chiese, basiliche e santuari dedicati al Sacro Cuore di Gesù. A Parigi si diede inizio alla costruzione della basilica del Sacro Cuore, sulla collina del quartiere di Montmartre: essa fu iniziata nel 1876 e conclusa nel 1899; tutte le categorie sociali e militari della Francia, contribuirono al finanziamento dell’opera. Oggi, venerdì 19 giugno, si celebra la festa del Sacro Cuore di Gesù. l’amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo il Suo Cuore. L’Amore di Gesù è rappresentato incoronato di spine, sovrastato dalla croce e ferito dalla lancia in eterna memoria del più alto gesto d’amore: il sacrificio di Gesù Cristo Dio per la salvezza dell’uomo; è infine circondato dalle fiamme in riferimento all’ardore misericordioso che Cristo prova per i peccatori. La preoccupazione del Signore per la pecorella smarrita è ricordata nella liturgia del Sacro Cuore di Gesù. Il buon pastore ha tutto il cuore rivolto alle sue pecore, . Provvede ai loro bisogni, guarisce le loro ferite, le protegge dagli animali selvaggi. Conosce ogni pecora per nome e, quando le porta al pascolo, le chiama una per una. Si preoccupa in modo particolare della pecora che si è smarrita, non risparmiandosi pena alcuna pur di avere la gioia di ritrovarla. Una pecorella smarrita è assolutamente indifesa, può cadere in un fossato o rimanere prigioniera fra i rovi. Proprio allora, però, nel pericolo, essa scopre quanto sia prezioso il suo pastore: dopo il ritrovamento, egli la riporta all’ovile sulle sue spalle con gioia. Se un lupo si avvicina, il buon pastore non fugge, ma, per la sua pecorella, rischierà anche la vita. In questi frangenti si rivela il cuore del Buon Pastore.
Al Sacro Cuore di Gesù è stata dedicata un’intensa preghiera da parte di Santa Margherita Maria Alacoque, nota con il nome di “Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù”. Ve la riportiamo di seguito: “Io, dono e consacro al Cuore adorabile di nostro Signore Gesù Cristo la mia persona e la mia vita, le mie azioni, pene e sofferenze, per non voler più servirmi d’alcuna parte del mio essere, che per onorarlo, amarlo e glorificarlo. È questa la mia volontà irrevocabile: essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore, rinunciando di cuore a tutto ciò che potrebbe dispiacergli. Ti scelgo, o Sacro Cuore, come unico oggetto del mio amore, come custode della mia via, pegno della mia salvezza, rimedio della mia fragilità e incostanza, riparatore di tutte le colpe della mia vita e rifugio sicuro nell’ora della mia morte. Sii, o Cuore di bontà, la mia giustificazione presso Dio, tuo Padre, e allontana da me la sua giusta indignazione. O Cuore amoroso, pongo tutta la mia fiducia in te, perché temo tutto dalla mia malizia e debolezza, ma spero tutto dalla tua bontà. Consuma, dunque, in me quanto può dispiacerti o resisterti; il tuo puro amore s’imprima profondamente nel mio cuore, in modo che non ti possa più scordare o essere da te separato. Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in te, poiché voglio concretizzare tutta la mia felicità e la mia gloria nel vivere e morire come tuo servo. Amen