La mostra di Frida Kahlo a Roma, ospitata al Museo della Fanteria, dal 15 marzo al 20 luglio 2025
La mostra di Frida Kahlo a Roma offre un’immersione nell’universo creativo di una delle artiste più note e più peculiari del Novecento. Riconosciuta a livello mondiale non solo per la sua produzione artistica, ma anche come simbolo di resilienza, autodeterminazione e rivoluzione culturale, Frida Kahlo ha saputo creare un’arte profonda e provocatoria che ha ridefinito i confini tra intimità e pubblico, tra il personale e il politico, segnando una tappa fondamentale nella storia dell’arte moderna.
La mostra di Frida Kahlo a Roma, ospitata al Museo della Fanteria. ripercorre l’intera e feconda carriera dell’artista messicana, che visse un’esistenza travagliata, segnata da gravi problemi fisici – conseguenza di un devastante incidente a 18 anni – e da un temperamento complesso e tormentato. Nonostante queste difficoltà, sviluppò fin da giovane un talento artistico straordinario che le valse l’ammirazione del famoso pittore Diego Rivera, il quale, oltre a sposarla nel 1929, la introdusse nell’ambiente artistico e politico messicano. Il legame con Rivera, caratterizzato da passioni intense e conflitti, influenzò profondamente sia la sua vita personale sia la sua produzione artistica.
Dai molti e celebri autoritratti emerge la capacità di Frida Kahlo di trasformare il dolore fisico e psicologico in immagini potenti e cariche di simbolismo, nelle quali i riferimenti all’arte precolombiana e al folclore messicano, si fondono con un’estetica primitivista e al contempo ammiccano alle influenze surrealiste, pur mantenendo una forte identità autonoma.
I temi ricorrenti della sua produzione, tutti ben illustrati nella mostra di Roma, includono il martirio del corpo, la maternità mancata, il desiderio erotico, l’identità culturale messicana, la solitudine, l’impegno politico e creano una narrazione visiva straordinariamente emotiva, che ha saputo parlare a generazioni diverse e diventare universale.
La mostra di Frida Kahlo a Roma sarà l’occasione per esplorare l’originale produzione di un’artista diventata un’icona culturale e artistica, in un percorso che ben illustra la capacità della pittrice di trasformare la sofferenza in un linguaggio universale.
˙ Apertura: sabato, 15 marzo 2025
˙ Chiusura: domenica, 20 luglio 2025