Natalità, il bilancio agli Stati Generali

Terza edizione degli Stati Generali della Natalità, evento che coinvolge rappresentanti istituzionali, esperti, organizzazioni su un tema centrale per il Paese. In apertura Gigi De Palo, presidente Fondazione per la Natalità, ha sottolineato il record negativo di 339 mila nascite a fronte di 700 mila morti. I dati emersi nel corso dell’evento destano infatti seria preoccupazione. A Roma nel 2022 la denatalità si attesta a circa 16mila nati con una riduzione del 9,7% rispetto al 2021. Un vero e proprio ‘inverno demografico’ il cui contrasto richiede politiche e azioni comuni e sinergiche da parte di tutte le Istituzioni pubbliche, a tutti i livelli. Questo il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente della Fondazione per la Natalità e del Forum delle Associazioni Familiari, Gianluigi De Palo il seguente messaggio:

«La coesione sociale del Paese si misura sulla capacità di dare un futuro alle giovani generazioni, creando un clima di fiducia.

La struttura demografica italiana manifesta uno squilibrio che deve richiamare l’attenzione.

Alle Istituzioni compete la responsabilità di attuare politiche attive che permettano alle giovani coppie di realizzare il loro progetto di vita, superando le difficoltà di carattere materiale e di accesso ai servizi che rendono ardua la strada della genitorialità.

Si tratta di una puntuale prescrizione della Costituzione che, all’art. 31, richiama la Repubblica ad agevolare “con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose”. Proteggendo “la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”.

Politiche abitative, fiscali e sociali appropriate, conciliare l’equilibrio tra vita e lavoro, sono questioni fondamentali per lo sviluppo delle famiglie.

Il tema interpella in particolare i giovani, costretti, sovente, a rimandare il proposito di formare una famiglia in attesa di “tempi migliori”, posticipando l’esperienza della genitorialità fino, a volte, alla definitiva rinuncia.

La nascita di un figlio è segnale di speranza e di continuità della comunità.

Con questi auspici formulo a tutti i partecipanti all’evento i migliori auguri per l’iniziativa, occasione di riflessione su un tema cruciale per il nostro Paese».

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