Roma. Palazzo Esposizioni, A qualcuno piace classico

Al via il 21 gennaio (fino al 27 maggio) al Palazzo delle Esposizioni A qualcuno piace classico, quattordicesima edizione della rassegna cinematografica dedicata ai grandi film del passato.

Capolavori riconosciuti e chicche da riscoprire, grandi titoli hollywoodiani e cinema d’avanguardia, senza dimenticare i gioielli del muto, la rassegna propone al pubblico di appassionati la storia del cinema in tutta la sua sorprendente ricchezza, con ogni film introdotto da un esperto del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.

Da sempre legata a doppio filo all’amore per la pellicola 35mm, la manifestazione apre quest’anno anche ad alcuni importanti restauri in digitale, a partire dai due titoli di apertura e chiusura: La signora del venerdì di Howard Hawks Gilda di Charles Vidor saranno infatti presentati nei restauri 4K realizzati per il centenario della Columbia Pictures, una delle colonne della Hollywood degli anni d’oro.

In versione restaurata e integrale sarà proiettato anche La maschera della morte rossa, con cui a un anno esatto dalla scomparsa si rende omaggio al genio di Roger Corman, alfiere del cinema indipendente e talent scout senza pari, mentre a febbraio con Il lungo addio, canto del cigno del noir tratto da Raymond Chandler, si celebrerà il centenario della nascita di Robert Altman.

Di tutt’altro segno sarà invece l’evento speciale legato a Straight Shooting, primo lungometraggio diretto da John Ford nel 1917: il film sarà presentato in pellicola nel restauro fotochimico d’epoca realizzato dalla Cineteca di Bologna, con l’introduzione al pubblico di Guy Borlée, coordinatore per la cineteca del festival “Il Cinema Ritrovato”, e l’accompagnamento dal vivo al pianoforte dal Maestro Antonio Coppola.

Sempre in pellicola 35mm spiccano in programma due titoli poco conosciuti del cinema americano come Strada sbarrata di William Wyler Sgomento di Max Ophuls, ultima prova hollywoodiana del geniale regista, ma anche due intransigenti capolavori del cinema europeo come Dies Irae di Dreyer, che torna al tema della stregoneria quindici anni dopo La passione di Giovanna d’Arco, e Mouchette di Bresson.

Sul fronte del cinema sperimentale, infine, sarà presentata una selezione di film di Germaine Dulac, personalità chiave delle avanguardie storiche degli anni Venti, considerata da molti la prima regista femminista della storia del cinema.

L’ingresso alle proiezioni è libero fino ad esaurimento posti.


Le prenotazioni, consigliate, si effettuano sul sito dalle ore 9 del giorno precedente alla proiezione fino a un’ora prima. In caso di impossibilità si ricorda di cancellare la prenotazione dall’area riservata per permettere ad altri di partecipare.
Si prega di arrivare 10 minuti prima dell’inizio, in caso contrario la prenotazione non sarà più valida e il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all’ingresso.

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