Donne mamme e lavoratrici, la Presidente Celli scrive a Littizzetto e la invita in Campidoglio per il “Premio Roma Rose”
Conciliare vita lavorativa e familiare non è sempre semplice. A Roma l’Assemblea capitolina ha iniziato a fare la differenza. Grazie a una delibera a prima firma della Presidente Svetlana Celli, il regolamento dell’Aula Giulio Cesare è stato modificato e ora permette alle consigliere neomamme di partecipare in videoconferenza alle sedute del consiglio fino ad un anno di età dei figli. Se sono in presenza, hanno a disposizione uno spazio bebè per allattamento con fasciatoio in una sala a pochi metri dall’Aula di Consiglio.
Il regolamento dà la facoltà di collegarsi da remoto anche ai consiglieri in congedo parentale o di paternità. La Presidenza dell’Assemblea capitolina si è inoltre impegnata affinché altri spazi bebè possano essere aperti al pubblico negli uffici comunali.
Non è dunque sfuggito alla Presidente Celli l’intervento di Luciana Littizzetto che in televisione, ricordando l’episodio di una consigliera comunale di Monza costretta a dimettersi, ha sottolineato la difficoltà di tante donne a conciliare vita lavorativa e familiare e a diventare mamme.